La mia maledetta vita - SexDrugs&Techno di Andrea Brughini
Tutte le storie hanno un inizio e questa storia in particolare porta impresso sin dall’origine un nome, un marchio, un’identità. La mia famiglia. Perché ogni narrazione collettiva è il racconto delle persone che l’hanno plasmata, perché ciascun individuo si muove e vive in un legame costante con chi lo ha preceduto e con chi raccoglierà l’eredità delle azioni che ha compiuto, delle scelte che ha seguito, delle passioni che ha assecondato, dei passi falsi e dei fallimenti in cui inevitabilmente si è imbattuto. Non è la nostalgia che mi interessa: è il filo che lega passato, presente e futuro. Nel mio caso, un filo tangibile segnato dal lavoro della mia famiglia, che è tuttavia il simbolo concreto di un collegamento ancora più grande tra esseri umani, nel nome di quella dimensione magica, folle, sognante, estrema, feroce, a volte effimera a volte epocale, in qualche modo sempre rivoluzionaria, che è il mondo della notte.
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